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Adapted for Marquee

La Dolce Follia

Adapted for Theatre

La Dolce Follia

Adapted for Street Performance

La Dolce Follia

La Dolce Follia is a story of love and war, where the circus meets oral narration, bringing to the stage the melancholy of the travelling theatre of other times and the joy of circus life.

What they say about us in the Cafè Chapiteau magazine:

"An enchanting show that denounces, as Hannah Arendt would say, the "banality of evil".

The conscious search for one's happiness, the ability to go beyond without forgetting, remaining mindful of one's roots (because they give us depth), and being creators of playful and generous existences are just some of the main themes on which "La dolce madness" invites to reflect.

A tender and full-bodied brushstroke of contemporary circus to recall, with melancholy nostalgia, the values, colours and smells of travelling theatre and traditional circus.

An impeccable artistic fusion between Nicolas Benincasa and Marta Finazzi, a practical application of the Aristotelian aphorism "the whole is more than the sum of the parts" (Metaphysics book VIII).

Laughter, amazement, thunderous and prolonged applause from the audience at the end of the show."

 

Plot:

A trapeze artist, heir to an ancient circus family, had to abandon everything to escape the war. In her wanderings, intending to rebuild the lost circus, she finds a bizarre musician looking for work. Between acrobatics, ball throwing, tango and comedy, an engaging and exciting show comes to life, which makes young and old alike laugh out loud while generating reflections on the theme of identity.

La Dolce Follia is a story of love and war, where the circus meets oral narration, bringing to the stage the melancholy of the travelling theatre of other times and the joy of circus life.

 

Duration 55'

Suitable for every audience.

Adatto per Chapiteau

La Dolce Follia

Adatto per Teatro

La Dolce Follia

Adatto per la Strada

La Dolce Follia

La Dolce Follia è una storia di amore e di guerra, dove il circo incontra la narrazione orale, portando in scena la malinconia del teatro viaggiante di altri tempi e l’allegria della vita del circo.

 Dicono di noi sulla rivista Cafè Chapiteau:

"Uno spettacolo incantevole che denuncia, come direbbe Hannah Arendt, la "banalità del male". 

La ricerca consapevole della propria felicità, la capacità di oltrepassare senza dimenticare, di rimanere memori delle proprie radici (perché esse ci danno profondità), di essere creatori di esistenze giocose e generose sono solo alcuni dei temi principali su cui "La dolce follia" invita a riflettere.

Una tenera e corposa pennellata di circo contemporaneo per rammentare, con malinconica nostalgia, i valori, i colori, gli odori del teatro viaggiante e del circo tradizionale.

Una fusione artistica impeccabile quella tra Nicolas Benincasa e Marta Finazzi , un'applicazione pratica dell'aforisma aristotelico "il tutto è più della somma delle parti" (Metafisica libro VIII).

Risate, stupore, applausi scroscianti e prolungati del pubblico a fine spettacolo."

 

Trama:

Una trapezista, erede di un'antica famiglia di circo, ha dovuto abbandonare tutto per scappare dalla guerra. Nel suo peregrinare, con l'obiettivo di ricostruire il circo perduto, trova un musicista strampalato in cerca di lavoro. Tra acrobazie, lancio di palline, tango e comicità, prende vita uno spettacolo coinvolgente ed emozionante, che fa sbellicare dalle risate grandi e piccini mentre genera riflessioni sul tema dell'identità.

La Dolce Follia è una storia di amore e di guerra, dove il circo incontra la narrazione orale, portando in scena la malinconia del teatro viaggiante di altri tempi e l’allegria della vita del circo.

 

Durata 55'

Adatto ad ogni pubblico. 

La Dolce Follia è una storia di amore e di guerra, dove il circo incontra la narrazione orale, portando in scena la malinconia del teatro viaggiante di altri tempi e l’allegria della vita del circo.

 Dicono di noi sulla rivista Cafè Chapiteau:

"Uno spettacolo incantevole che denuncia, come direbbe Hannah Arendt, la "banalità del male". 

La ricerca consapevole della propria felicità, la capacità di oltrepassare senza dimenticare, di rimanere memori delle proprie radici (perché esse ci danno profondità), di essere creatori di esistenze giocose e generose sono solo alcuni dei temi principali su cui "La dolce follia" invita a riflettere.

Una tenera e corposa pennellata di circo contemporaneo per rammentare, con malinconica nostalgia, i valori, i colori, gli odori del teatro viaggiante e del circo tradizionale.

Una fusione artistica impeccabile quella tra Nicolas Benincasa e Marta Finazzi , un'applicazione pratica dell'aforisma aristotelico "il tutto è più della somma delle parti" (Metafisica libro VIII).

Risate, stupore, applausi scroscianti e prolungati del pubblico a fine spettacolo."

 

Trama:

Una trapezista, erede di un'antica famiglia di circo, ha dovuto abbandonare tutto per scappare dalla guerra. Nel suo peregrinare, con l'obiettivo di ricostruire il circo perduto, trova un musicista strampalato in cerca di lavoro. Tra acrobazie, lancio di palline, tango e comicità, prende vita uno spettacolo coinvolgente ed emozionante, che fa sbellicare dalle risate grandi e piccini mentre genera riflessioni sul tema dell'identità.

La Dolce Follia è una storia di amore e di guerra, dove il circo incontra la narrazione orale, portando in scena la malinconia del teatro viaggiante di altri tempi e l’allegria della vita del circo.

 

Durata 55'

Adatto ad ogni pubblico. 

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